Le sedute realizzate in materiali metallici possono essere davvero le più disparate, tutto dipende dal tipo di lega utilizzata, dallo stile d’ispirazione e dall’effetto che ha voluto dargli chi le ha progettate. In questa categoria infatti rientrano sia le classiche sedute rustiche in ferro battuto, ricordo d’altri tempi, che le super moderne sedie realizzate completamente in acciaio, sia esso cromato oppure satinato, o ancora quelle forgiate in altre leghe: sotto la stessa tipologia di materiali, a seconda del tipo di lavorazione e del design, ritroviamo dunque cose diversissime tra loro.
Inoltre bisogna ammettere che in generale si tratta di sedute che si possono adattare facilmente non soltanto a diversi stili d’arredamento, dal più classico e tradizionale al più moderno ed eccentrico, ma anche alle destinazioni d’uso più disparate: sono perfette in cucina, anche perché si tratta di materiali che non temono alcuna macchia; per gli arredi outdoor, non temendo in alcun modo né il sole né le intemperie; ma si adattano in maniera splendida anche accostate ad un tavolo da pranzo o come singoli elementi d’arredo ad impreziosire un salotto. Le possibilità e le declinazioni per questa tipologia di sedia sono davvero infinite, c’è soltanto l’imbarazzo della scelta e come sempre tutto dipende dal gusto personale di ciascuno e dal risultato finale estetico che si desidera ottenere!
Una cosa è certa, qualunque sia l’utilizzo che vogliamo farne e la destinazione d’uso prescelta, le sedie in metallo sono elementi assolutamente robusti, versatili e pratici, facili da pulire e da mantenere, che a differenza di altre tipologie non necessitano di particolari cure ed attenzioni. Tra le sedute realizzate in metallo hanno sicuramente fatto la storia quelle costituite da una rete formata da tondini d’acciaio cromato curvati e saldati tra loro, ideate dall’italiano, d’adozione americana, Harry Bertoia. Tra le tante la più famosa è forse proprio la Wire chair (del 1952), che negli anni ’50 del secolo scorso rappresentò davvero un’innovazione, non soltanto perché per la prima volta veniva impiegato in maniera totalmente diversa dal solito un materiale come l’acciaio, ma proprio per l’effetto estetico di leggerezza e trasparenza che non aveva eguali, come dichiarato dal suo stesso creatore è una sedia che “si compone maggiormente d’aria ed è attraversata dallo spazio”. Si tratta infatti di una seduta tutt’oggi presente sul mercato, sempre apprezzatissima, sia in questa sua versione primigenia, dotata di un cuscino rivestito in pelle o stoffa per il sedile, che nelle numerosi varianti in cui è stata realizzata.
Tra le più riuscite ricordiamo quelle ideate da Charles e Ray Eames, fornite con il suggestivo rivestimento colorato in due pezzi, uno per lo schienale ed un per la seduta, denominato appunto bikini. Tra i modelli più recenti ad esempio la Hole chair di Cappellini è una sedia dal’aspetto molto semplice ma che nasconde in sé un anima davvero sofisticata; si tratta infatti di un prodotto realizzato, grazie ad una tecnologia avanzatissima, con un unico foglio d’alluminio tagliato, stampato e piegato per mezzo del laser e poi colorato, è disponibile infatti in verde, bianco oppure in tre simpatiche versioni aerografate con tonalità sfumate (nel verde, nel turchese oppure nel rosa). Le forme sono piuttosto tradizionali, quasi si trattasse di una sedia in legno, ma l’essenza è assolutamente moderna. Molto particolari ed attraenti anche le Mesh chair, ideate da Tom Dixonper Magis, moderne ed innovative che puntano tutto proprio sulle forme morbide ed avvolgenti, caratterizzate dall’essenza stessa della seduta, realizzata in maglie metalliche, che vorrebbe apparire in qualche modo trasparente.
Minimale, moderna e leggerissima, sempre più spinta verso la trasparenza e l’essenzialità è Flux, creata dal designer Jerszy Seymour, sempre per Magis, costituita da un telaio con gambe a slitta e seduta e schienale composti da semplici tondini metallici, piegati e sagomati in un unico flusso sinuoso senza soluzione di continuità. Un altro materiale metallico che può essere utilizzato per la realizzazione di sedute è la ghisa, perfetta in particolar modo per gli arredi outdoor, proprio in virtù della sua elevatissima resistenza e della grande durezza superficiale. Ad esempio l’architetto Riccardo Blumer, in collaborazione con il designer Matteo Borghi, ha ideato una sedia completamente composta di ghisa lamellare, da cui appunto trae il suo nome, Ghisa Alias: si tratta di una vera e propria seduta componibile, dove i singoli pezzi sono in grado di combinarsi con altri per formare lunghissime sedute tipologicamente simili alle panchine, ma con una flessibilità nelle forme senza eguali, che consente di realizzare composizioni non soltanto lineari, ma anche circolari, semicircolari o sinusoidali.
Le sedute realizzate in materiali metallici possono essere davvero le più disparate, tutto dipende dal tipo di lega utilizzata, dallo stile d’ispirazione e dall’effetto che ha voluto dargli chi le ha progettate. In questa categoria infatti rientrano sia le classiche sedute rustiche in ferro battuto, ricordo d’altri tempi, che le super moderne sedie realizzate completamente in acciaio, sia esso cromato oppure satinato, o ancora quelle forgiate in altre leghe: sotto la stessa tipologia di materiali, a seconda del tipo di lavorazione e del design, ritroviamo dunque cose diversissime tra loro.
Inoltre bisogna ammettere che in generale si tratta di sedute che si possono adattare facilmente non soltanto a diversi stili d’arredamento, dal più classico e tradizionale al più moderno ed eccentrico, ma anche alle destinazioni d’uso più disparate: sono perfette in cucina, anche perché si tratta di materiali che non temono alcuna macchia; per gli arredi outdoor, non temendo in alcun modo né il sole né le intemperie; ma si adattano in maniera splendida anche accostate ad un tavolo da pranzo o come singoli elementi d’arredo ad impreziosire un salotto. Le possibilità e le declinazioni per questa tipologia di sedia sono davvero infinite, c’è soltanto l’imbarazzo della scelta e come sempre tutto dipende dal gusto personale di ciascuno e dal risultato finale estetico che si desidera ottenere!
Una cosa è certa, qualunque sia l’utilizzo che vogliamo farne e la destinazione d’uso prescelta, le sedie in metallo sono elementi assolutamente robusti, versatili e pratici, facili da pulire e da mantenere, che a differenza di altre tipologie non necessitano di particolari cure ed attenzioni. Tra le sedute realizzate in metallo hanno sicuramente fatto la storia quelle costituite da una rete formata da tondini d’acciaio cromato curvati e saldati tra loro, ideate dall’italiano, d’adozione americana, Harry Bertoia. Tra le tante la più famosa è forse proprio la Wire chair (del 1952), che negli anni ’50 del secolo scorso rappresentò davvero un’innovazione, non soltanto perché per la prima volta veniva impiegato in maniera totalmente diversa dal solito un materiale come l’acciaio, ma proprio per l’effetto estetico di leggerezza e trasparenza che non aveva eguali, come dichiarato dal suo stesso creatore è una sedia che “si compone maggiormente d’aria ed è attraversata dallo spazio”. Si tratta infatti di una seduta tutt’oggi presente sul mercato, sempre apprezzatissima, sia in questa sua versione primigenia, dotata di un cuscino rivestito in pelle o stoffa per il sedile, che nelle numerosi varianti in cui è stata realizzata. Tra le più riuscite ricordiamo quelle ideate da Charles e Ray Eames, fornite con il suggestivo rivestimento colorato in due pezzi, uno per lo schienale ed un per la seduta, denominato appunto bikini. Tra i modelli più recenti ad esempio la Hole chair di Cappellini è una sedia dal’aspetto molto semplice ma che nasconde in sé un anima davvero sofisticata; si tratta infatti di un prodotto realizzato, grazie ad una tecnologia avanzatissima, con un unico foglio d’alluminio tagliato, stampato e piegato per mezzo del laser e poi colorato, è disponibile infatti in verde, bianco oppure in tre simpatiche versioni aerografate con tonalità sfumate (nel verde, nel turchese oppure nel rosa).
Le forme sono piuttosto tradizionali, quasi si trattasse di una sedia in legno, ma l’essenza è assolutamente moderna. Molto particolari ed attraenti anche le Mesh chair, ideate da Tom Dixonper Magis, moderne ed innovative che puntano tutto proprio sulle forme morbide ed avvolgenti, caratterizzate dall’essenza stessa della seduta, realizzata in maglie metalliche, che vorrebbe apparire in qualche modo trasparente. Minimale, moderna e leggerissima, sempre più spinta verso la trasparenza e l’essenzialità è Flux, creata dal designer Jerszy Seymour, sempre per Magis, costituita da un telaio con gambe a slitta e seduta e schienale composti da semplici tondini metallici, piegati e sagomati in un unico flusso sinuoso senza soluzione di continuità. Un altro materiale metallico che può essere utilizzato per la realizzazione di sedute è la ghisa, perfetta in particolar modo per gli arredi outdoor, proprio in virtù della sua elevatissima resistenza e della grande durezza superficiale. Ad esempio l’architetto Riccardo Blumer, in collaborazione con il designer Matteo Borghi, ha ideato una sedia completamente composta di ghisa lamellare, da cui appunto trae il suo nome, Ghisa Alias: si tratta di una vera e propria seduta componibile, dove i singoli pezzi sono in grado di combinarsi con altri per formare lunghissime sedute tipologicamente simili alle panchine, ma con una flessibilità nelle forme senza eguali, che consente di realizzare composizioni non soltanto lineari, ma anche circolari, semicircolari o sinusoidali.
Guide e consigli utili per l'arredamento della vostra casa con il tavolo in metallo o ferro battuto.
Sara Raggi