Quando si parla di sedie realizzate in materiale plastico ci si può riferire davvero a cose diversissime tra loro: dalle classiche seggiole in plastica utilizzate durante convegni, ai concerti, nelle scuole, nei chioschi e nei bar al parco o comunque all’aperto, o ancora come sedute senza alcuna pretesa per il proprio giardino o il terrazzo, sino agli esemplari di design più stravaganti ed estrosi. Fatto sta che, tra gli esemplari all’ultima moda e quelli più popolari e d’uso comune, le sedie realizzate con questo tipo di materiali, non solo sono sempre di gran moda, ma conquistano, giorno dopo giorno, fette sempre più importanti di mercato; anche perché se una volta la plastica era ritenuta un materiale poco nobile e difficilmente faceva il suo ingresso in casa, oggi invece la scelta ricade sempre più spesso su seggiole realizzate con materiali plastici innovativi, non solo per quanto riguarda gli arredi outdoor o di cucina, ma anche per la zona living e gli ambienti di rappresentanza. In particolar modo adesso che il colore, la brillantezza e la trasparenza sono ritenute doti estetiche indispensabili queste nuove materie sono quelle che più facilmente riescono a soddisfare tutte le esigenze della clientela. Inoltre si tratta di prodotti generalmente non troppo costosi, facili da pulire, resistenti, leggeri e dunque facili da spostare ed il più delle volte impilabili, per cui adatti anche ad ambienti in cui lo spazio scarseggia, come ad esempio nei piccoli monolocali tanto di moda soprattutto tra i giovani.
Bisogna cominciare con il dire che c’è plastica e plastica! Spesso con questo unico termine si indicano prodotti sintetici diversissimi tra loro ed accomunati solo dal fatto di essere realizzati partendo dalla lavorazione delle stesse materie prime di base (ovvero carbone e petrolio), ma non tutti materiali che comunemente vengono definiti “plastici” hanno le medesime caratteristiche e questo non solo dal punto di vista prettamente estetico e della resa finale dell’oggetto, ma anche per quanto riguarda l’aspetto più prettamente funzionale: materiali diversi hanno un peso, una resistenza meccanica, ma anche chimica e all’usura che sono totalmente differenti. Innanzitutto si deve distinguere tra materie termoplastiche e termoindurenti; mentre le prime, spessissimo impiegate per realizzare sedute ed elementi d’arredo, per effetto del calore si deformano, le seconde no e vengono piuttosto utilizzate come rivestimento. Rientrano nella prima categoria materie come il polimetacrilato (meglio noto come plexiglass), i poliuretani, il polistirene, il polietilene, i polivinilici, i poliacrilici e i poliammidi, mentre all’interno del secondo gruppo troviamo i siliconi, i poliesteri, gli amminoplasti e le melamine. Queste nuove materie, dai noni spesso impronunciabili, sono entrate prepotentemente sul mercato e si sono affermate con grande successo, soprattutto tra i più giovani, anche perché consentono di realizzare forme insolite, stravaganti e movimentate ed attraverso lavorazioni difficilmente realizzabili con altri materiali più tradizionali si possono ottenere effetti davvero sorprendenti e particolari, davvero senza eguali.
Ad esempio l’importante azienda italiana Calligaris, specializzata proprio nella produzione di tavoli e sedie, all’interno della sua collezione propone svariati modelli realizzati completamente con materie plastiche, molti dei quali ottenuti attraverso processi produttivi fortemente innovativi, quali l’airmoulding che consente di svuotare internamente la materia plastica stampata ad iniezione, mantenendo sempre costanti gli spessori; tra i tanti prodotti possiamo citare Alchemia, Hero ed Area51, tutte seggiole simpatiche, divertenti, innovative e coloratissime, prodotte in diverse tonalità accese e vivaci. Non necessariamente però le sedie realizzate con materie plastiche devono stupire con linee eccentriche ed insolite, a volte la novità sta proprio nel reinterpretare in chiave moderna e con materie insolite le forme tipicamente impiegate per altri stili ed altre materie; per questo motivo diversi designer hanno preso a modello tipi del passato e gli hanno trasformati. Ad esempio il modello Parisienne, ideato da Archirivolto per Calligaris e presentato al salone del mobile 2010, nelle sue linee morbide ed essenziali prende chiaramente spunto dalle tipiche sedute che si potevano incontrare nei bistrot francesi agli inizi del secolo scorso; mentre Sedia Milano 2015 di Colico Design ripropone in chiave attuale la classica sedia, un po’ rustica, da vecchia trattoria milanese. I modelli più articolati invece si rifanno alle sedute barocche ed a materiali assolutamente attuali accostano forme assolutamente retrò come accade per l’amatissima Louise Gost di Kartell, disegnata da Philippe Starck,che rievoca in tutto e per tutto, declinandole al presente, le eleganti fattezze di una intramontabile Luigi XV.
Guide e consigli utili per l'arredamento della vostra casa con il tavolo in Plastica.
Sara Raggi