Davanti all’infinita varietà di prodotti che il mercato ci offre, come scegliere quale potrebbe essere la sedia giusta per noi? Beh, bisogna cominciare ad affrontare questo argomento ammettendo che i criteri di scelta sono molteplici e tutti a loro modo legittimi.
C’è chi decide in un momento, sull’onda dell’entusiasmo e vedendo una sedia in uno showroom, se ne innamora per la sua estetica al punto tale che decide di non poterne più farne a meno, a prescindere da ogni altra caratteristica, e la compra quasi come fosse un oggetto d’arte; c’è poi chi sceglie sulla base del colore o dei materiali (nel tentativo di trovare l’abbinamento perfetto con il resto dell’arredamento), chi ricerca la forma insolita o l’elemento particolare, chi punta sulle dimensioni (e propende, a seconda dei casi, per qualcosa di supercompatto oppure di voluminoso e appariscente) ed ancora chi predilige la comodità della seduta o la praticità d’uso e manutenzione.
Ognuna di queste opzioni è assolutamente legittima; senza dubbio però un criterio particolarmente valido è quello che ci porta a decidere in base all’utilizzo che dovremmo fare delle nostre sedute. È evidente, infatti, che una sedia progettata appositamente per studiare o lavorare non andrà bene per mangiare o per riposarsi e questo in un certo senso va messo anche in stretta relazione con l’ambiente in cui andrà collocata la nostra seduta, ovviamente una sedia adatta allo studio o al lavoro andrà posizionata in un ufficio, in una stanza da letto o in uno spazio apposito ricavato in un locale di casa, mentre seggiole ideate per consumare i propri pasti al tavolo troveranno posto in cucina o in sala da pranzo.
È vero che esistono molte sedie che si prestano ugualmente bene a diversi usi e che possono trovar posto in ambientazioni anche molto differenti, ma ciò non toglie che risultino comunque più adatte ad alcuni usi piuttosto che ad altri; vi è sempre, poi, chi in nome dell’estetica è pronto a sacrificare comodità, praticità e funzionalità, ma deve trattarsi di una scelta assolutamente consapevole, anche perché con l’immensa vastità delle proposte presenti sul mercato ormai è sempre possibile trovare ottimi compromessi che soddisfino allo stesso tempo requisiti estetici e funzionali.
Un requisito fondamentale, nonché strettamente connesso all’uso che si deve fare di una seduta, è quello concernente l’ergonomia della stessa: il primo compito di una sedia infatti è proprio quello di accogliere il nostro corpo, garantendogli un sostegno perfetto che ci consenta una postura corretta, confortevole e salutare. Ad esempio gli sgabelli, oggi molto in voga soprattutto nelle abitazioni più moderne dalle dimensioni piuttosto ridotte, dove spesso troviamo l’angolo cottura con il classico bancone stile bar che separa la “cucina” dal living, sono sì belli, ma il più delle volte altrettanto scomodi, perfetti per consumare la colazione o uno snack, possono diventare una vera tortura se utilizzati quotidianamente per tutti i pasti.
Una sedia per essere confortevole e non causare seri danni alla nostra schiena deve avere in primo luogo uno schienale abbastanza alto, in modo tale da poter sorreggere le nostre spalle e leggermente inclinato, così da non assumere una posizione troppo sbilanciata in avanti; un’altezza della seduta che ci consenta di poggiare i piedi a terra ed un sedile confortevole, anche se a questo si può ovviare con dei cuscini copri sedia (ad esempio nel caso di sedute in legno molto rigide o peggio ancora in vimini, che possono risultare alla lunga davvero dolorose!).
È dunque sempre bene valutare quale debba essere l’utilizzo di una seduta prima di acquistarla e quanto tempo dovremo passarci seduti sopra, perché ovviamente il grado di confort richiesto sarà differente a seconda del fatto che ci si trascorra buona parte della giornata a studiare o lavorare, oppure ancora si tratti di sedute più d’estetica che di vero e proprio utilizzo.
Lo stesso dicasi per la scelta del materiale che va posta, ovviamente, in relazione con il tipo d’ambiente e con l’arredo già presente, ma che deve essere sempre relazionata al tipo di funzione a cui sarà adibita la seduta e al suo utente finale. Una sedia che dovrà servire per consumare i pasti in cucina sarà bene che sia realizzata in un materiale facilmente pulibile, resistente e manutenibile, così come è assolutamente necessario che le seggiole adibite al gioco o alle attività dei più piccoli siano lavabili, robuste e solide. Nel caso in cui invece fossimo alla ricerca di una seduta più di “rappresentanza”, da collocare in soggiorno o nell’ingresso, dovremmo porre maggior attenzione all’aspetto estetico e all’impatto visivo che tale seduta è in grado di esprimere al primo sguardo, optando magari per un modello di design dalle forme accattivanti o un pezzo d’antiquariato realizzato con materiali pregiati.
L’importante è valutare sempre con molta attenzione il contesto arredativo in cui andremo ad inserire la nostra sedia e l’uso che pensiamo di farne, poi propendere per una seduta che rompa gli schemi o per una che segua perfettamente lo stile del nostro ambiente sono opzioni ugualmente valide, basta scegliere consapevolmente ed avere ben chiaro il risultato finale che vogliamo ottenere.
Sara Raggi