Se ci si domanda qual è la funzione primaria di una sedia, la risposta appare scontata ed è ovviamente lo stare seduti; poi, a seconda dell’attività che svolgiamo stando seduti (mangiare, studiare, lavorare, rilassarci e quant’altro), possiamo passarci più o meno tempo e trovarci più o meno comodi, ma comunque una sedia, come dice la parola stessa serve essenzialmente e senza dubbio per sedersi! Ma in realtà, come vedremo, una sedia può essere molto di più che una semplice seduta! Esistono infatti tutta una serie di sedute che definirei “alternative” che, oltre a permettere di sedervisi, sono in grado assolvere ad altre importanti funzioni, diverse caso per caso e modello per modello.
Per lo più si tratta di “geniali” trovate, progettate da designer particolarmente fantasiosi ed attenti a sposare esigenze funzionali ed ergonomiche, con l’estetica e la praticità. Proprio per queste motivazioni non parliamo ovviamente delle classiche sedie da comprare in serie, ma piuttosto si tratta in questi casi di acquistare il pezzo unico, a cui dare una collocazione in grado di valorizzarlo e di permettergli di esprimere le proprie potenzialità.
Con queste poche righe non si intende ovviamente fornire una panoramica completa di tutte le possibilità di questo tipo che offre il mercato, ma solo dare l’idea di quali possano essere le potenzialità nascoste di una seduta, analizzando alcune delle idee più simpatiche e stravaganti che possiamo trovare in commercio.
Tra le sedute “tradizionali” quella in assoluto più versatile è senza ombra di dubbio il pouf, che a seconda del modello, dei materiali con cui è realizzato e della collocazione che assume nella nostra casa, può fungere anche da portaoggetti, tavolinetto o poggiapiedi. La prima seduta alternativa che propongo si rifa un po’ al medesimo concetto del pouf: è “Duo”, ideato dal designer Paolo Grasselli e prodotto da Ibebi (www.ibebi.com). Si tratta essenzialmente di un oggetto monoscocca realizzato in polietilene colorato, materiale molto resistente, reciclabile, ma soprattutto atossico e dunque indicato anche per i più piccini, che senza ombra di dubbio attratti dalla sua forma semplice e simpatica, che ricorda un po’ le caramelle gommose, saranno ben lieti di ospitarlo nelle proprie camerette e sapranno sfruttarne a pieno le potenzialità. Duo infatti, è in grado di accomunare diverse funzioni: da portacose a cestino per le cartacce, da seduta a semplice elemento d’arredo e può trovare collocazione un po’ ovunque dal soggiorno, alla cucina, dal bagno allo studio, inoltre può essere posizionato anche all’esterno e con diversi elementi di vari colori si può allestire un divertente angolo di conversazione outdoor.
Parlando sempre di polietilene esistono tantissime altre possibilità, molte delle quali attraverso l’accostamento di singole unità elementari consentono di realizzare soluzioni componibili, flessibili e modificabili infinite volte a piacimento. Di questo tipo ad esempio è il modulo multifunzione “Bodybì”, prodotto e progettato dallo Studio Italianoriginale (www.italianoriginale.it), anch’esso assolutamente versatile ed adatto a tutti gli ambienti, sia interni che esterni. Si tratta di una sagoma che se posta orizzontalmente, magari anche con dei cuscini al centro, funge da sgabellino, nei vani del quale poter riporre i propri oggetti, mentre invece sovrapponendo più elementi, magari anche combinando diversi colori, si possono ottenere meravigliose ed originali pareti attrezzate per custodire i propri libri oppure oggetti vari.
Un’altra idea, di diverso tipo, ma comunque molto divertente e funzionale nasce da un attenta analisi dei comportamenti umani, a chi infatti non capita spesso, tornando a casa stanco dal lavoro, di buttare la borsa, il soprabito o il giubbino sulla prima seggiola che trova entrando nella propria abitazione, oppure la sera prima di coricarsi quanti di noi svestendosi per indossare il pigiama lasciano un mucchio di vestiti seminati da qualche parte invece che riporli ordinatamente nell’armadio??? “Reindee Chair”, ideata in Brasile dallo Studio Baita Design, serve proprio a questo e viene incontro a tutti i disordinati cronici aiutandoli a tenere un po’ in ordine gli spazi domestici, senza troppa fatica e senza dover modificare le proprie abitudini: si tratta di una sedia che funge allo stesso tempo da seduta e da appendiabiti in modo tale che almeno i nostri indumenti “abbandonati” non si sgualciscano. L’ingresso è senza dubbio il luogo che più si addice a questa sedia particolare; ma in realtà viene prodotta di diverse dimensioni, in vari colori e con varie altezze per cui nulla vieta che i modelli più contenuti possano trovar posto anche in camera da letto o persino in bagno per appendervi gli accappatoi e potervici sedere ad asciugarsi dopo la doccia!
Sempre lo stesso studio di design di Rio de Janeiro ha realizzato un’altra proposta, ancora diversa, ma sempre multifunzione, si tratta di una cassettiera che nasconde al suo interno un tavolo con due seggiole (Lugano Table Commede with Chairs), un vero elemento d’arredo supercompatto ed iperfunzionale, perfetto nelle abitazioni moderne dove lo spazio scarseggia sempre.
Spesso e volentieri poi, quando vogliamo leggere un buon libro, amiamo stare comodamente seduti ed avere tutto a portata di mano, proprio per questo motivo diversi designer hanno ideato numerose varianti di poltrone-libreria, ovvero sedute che non solo offrono accoglienza, ma che sono anche in grado di custodire e tenere in ordine i nostri libri e le nostre riviste. Ad esempio “Bibliochaise”, prodotta dall’azienda italiana Nobody&Co (www.nobodyandco.it) è una comodissima poltrona capace di ospitare attorno alla seduta fino a 5 metri lineari di libri, pratica e bella, viene realizzata in vari colori e finiture (sia per quanto concerne la struttura che i cuscini) ed è disponibile in due dimensioni differenti nonché anche in versione pouf (in questo caso la capienza è inferiore pari a 1,4 mt di libri); con il suo design semplice ma accattivante è in grado di valorizzare ogni spazio in cui viene collocata.
Caratterizzata da forme più sinuose, ma comunque ispirata al medesimo concetto è anche la sedia porta libri Bookseat di Fishbol, mentre Tetik, ideata dal designer Tembolat Gugkaev, rispetto alle due alternative precedenti ha dimensioni molto più importanti ed una forma piramidale che sebbene consente di contenere moltissimi libri, necessita anche di un grande spazio da dedicargli.
Sara Raggi