Non esiste cucina che non abbia delle sedie, neppure negli angusti cucinini difficilmente si può rinunciare alla comodità di avere almeno un paio di sedute; solitamente poi le sedie fanno coppia fissa con il tavolo, anche se questo non significa necessariamente che vadano scelte in coordinato, del medesimo materiale o della stessa tonalità, ma senza dubbio, oltre comunque a doversi in qualche modo relazionare armoniosamente nell’estetica e nello stile, devono sicuramente fare i conti con l’altezza di quest’elemento e con lo spazio che lo circonda. Non si possono infatti scegliere seggiole il cui sedile sia troppo alto o troppo basso rispetto al piano del tavolo, così come non si può decidere di accostare delle sedie dalle dimensioni in larghezza troppo grandi rispetto allo spazio che si ha a disposizione attorno al tavolo ed è sempre meglio evitare modelli con il braccioli, in modo tale che questi non siano d’ostacolo e consentano alla seduta di posizionarsi correttamente al di sotto del tavolo.
La scelta delle sedie per la cucina dipende insomma da diversi fattori tutti ugualmente importanti: innanzitutto come per ogni altra seduta l’aspetto della comodità e dell’ergonomicità è essenziale, sebbene sia vero che seduti a tavola a mangiare, in particolar modo in cucina, non si passano molte ore come accade invece in altri luoghi e quando si svolgono altre attività (come ad esempio lavorare o studiare) è altrettanto vero che comunque mangiare mentre si assumono posizioni scomode o innaturali non diventa più un piacere ma piuttosto si tramuta in una sorta di tortura. È bene anche che le sedie di cucina siano, ovviamente stabili e robuste, ma allo stesso tempo leggere, maneggevoli e facilmente sollevabili, in modo tale da poterle agevolmente spostare da una parte all’altra per fare pulizia.
Inoltre requisiti essenziali per una sedia da cucina sono indubbiamente quelli della praticità e della resistenza allo sporco e all’usura; questo tipo di seduta infatti viene utilizzata ogni giorno e più volte al giorno, in un ambiente che è costantemente a contatto con prodotti quali detergenti e detersivi, ma soprattutto con tutti i cibi e le bevande, per cui le macchie d’unto, d’aceto, di caffè, di frutta e quant’altro sono sempre in agguato, se poi in casa ci sono dei bambini piccoli la pappa finisce davvero ovunque e sicuramente anche sulle sedie. Per questo motivo meglio sempre optare per una seduta realizzata in un materiale quanto più resistente e facilmente lavabile, che non necessiti di cure, attenzioni e trattamenti particolari: il materiale più classico e sempre molto gettonato è indubbiamente il legno (ovviamente opportunamente trattato!), si può poi sempre ricorrere a dei copricuscini in cotone che rendono la seduta più morbida ed al contempo la riparano, risultando comunque simpatici e dando all’ambiente quel tocco di colore.
Oggi come oggi la tendenza per le sedie da cucina è senza dubbio quella di prediligere elementi con strutture in acciaio cromato e sedute realizzate in plastica, o materie similari ma più innovative, come ad esempio il polietilene, il polipropilene, il pvc, ecc; allo stesso tempo questa scelta è dettata dal fatto che i colori sono sempre più di moda, soprattutto quelli brillanti, lucidi e dalle tonalità accese, ma anche la trasparenza è molto in voga e solo materiali di questo tipo possono donarla! Non vanno poi dimenticate le sedute realizzate in legno laminato e stampate con simpatiche fantasie geometriche e multitono che sono molto attuali, belle e facilmente mantenibili.
Bisogna dire che molte volte nelle case moderne per problemi di spazio manca una vera e propria cucina ed in questi casi le alternative sono due: o si ha un angolo cottura ad isola o a penisola, dove il piano di lavoro centrale che divide dal living è alto (modello bancone del bar!) e serve anche come piano d’appoggio per consumare i pasti, essendo in questo caso attrezzato con degli sgabelli, oppure si può avere il classico angolo cottura lineare o ad L, ma pur sempre a parete, ed un unico tavolo, magari allungabile, che serve sia per consumare i normali pasti quotidiani degli abitanti della casa che per ospitare amici ed organizzare cene e banchetti. In entrambi i casi dovremo considerare non soltanto l’aspetto pratico della cosa ma, soprattutto nel secondo caso, ovvero quello delle seggiole da accostare al tavolo da pranzo, dovremmo trovare un compromesso tra necessità funzionali ed estetiche di “rappresentanza”.
Se infatti nelle abitazioni in cui si ha la possibilità di mangiare in cucina, soltanto occasionalmente si utilizzano il tavolo e le sedie della sala da pranzo e dunque queste si possono scegliere più liberamente (magari optando per la pelle o per il tessuto), quando le due funzioni si uniscono in un unico elemento d’arredo è assolutamente necessario avere un occhio di riguardo in più all’aspetto manutentivo, poiché è essenziale avere a disposizione degli elementi d’arredo che si possano utilizzare tutti i giorni senza l’angoscia che si macchino o si rovinino irrimediabilmente, ma allo stesso tempo anche l’estetica riveste un ruolo importantissimo, molto più di quanto non faccia in una tradizionale cucina, poichè tutti vogliono che la propria casa faccia buona impressione agli ospiti, che tutto sia all’altezza e nulla sfiguri!
Proprio per questo motivo sempre più spesso si ricorre alla scelta del bancone con gli sgabelli, da affiancare al tavolo da pranzo, poichè questa soluzione occupa pochissimo spazio e permette di avere un paio di sedute aggiuntive da usare liberamente e quotidianamente senza pensieri. Bisogna dire poi che esistono tantissimi sgabelli che, essendo regolabili in altezza, se abbassati al minimo possono anche essere accostati ad un normale tavolo e usati come seggiole (anche se la maggior parte degli sgabelli ha schienali molto più ridotti di una sedia normale e per questo risultano comunque un po’ più scomodi!).
Sara Raggi