Lo sgabello è forse la seduta più tipica ed esemplificativa dei tempi moderni, perché è un sintomo degli usi e dei costumi della vita d’oggi. Nato negli anni Settanta del Novecento per essere posizionato in un’area del soggiorno dedicata al mobile-bar, dove si usava offrire un aperitivo o un drink da consumare con gli ospiti, non era in origine un elemento comune a molte abitazioni, poiché ovviamente non si trattava di un oggetto diffuso e non era alla portata di tutte le tasche avere un intero spazio della casa destinato a questa funzione! Oggi al contrario lo sgabello spopola con una funzione differente da quella originaria, proprio perché è diventato appannaggio di tutti gli appartamenti, soprattutto quelli dalle dimensioni più ridotte, che sono quelli in assoluto più diffusi, in cui gli ambienti tendono e sempre più spesso a fondere nel medesimo spazio funzioni differenti, per cui nella maggior parte dei casi si finisce per avere in un unico locale il living, la zona pranzo e l’angolo cottura. In questi casi per dividere l’angolo cottura dal soggiorno si utilizzano normalmente soluzioni ad isola o a penisola, che in un certo modo mascherano la cucina e sono più alte di un normale tavolo per cui necessitano di sedute alla loro altezza, modello bancone del bar!
Anche quando ci si accinge a ristrutturare un appartamento, capita spesso di dover fare i conti con il classico “cucinino”, ovvero un ambiente cucina non abitabile, solitamente un locale lungo e stretto, come si usava un tempo quando si era soliti radunare quotidianamente tutta la famiglia per consumare i pasti seduti a tavola in sala da pranzo; anche in questi frangenti dunque, per poter avere anche nella zona cottura un piccolo angolo in cui consumare la colazione o pasti veloci, lo sgabello diventa un elemento essenziale da affiancare ad un bancone, o ad una consolle a scomparsa.
Lo sgabello è un oggetto fortemente moderno e dunque nella maggior parte dei casi è caratterizzato da linee, fantasie, materiali e colori attuali, vivaci e sgargianti; comunque ne esistono davvero di tantissimi modelli sia per quanto concerne le forme, che per quanto riguarda i materiali. Come tutti gli elementi d’arredo, ed esattamente come accade per le sedie, si può scegliere se fare in modo che, all’interno del locale in cui sono stati collocati, gli sgabelli siano elementi protagonisti, capaci di spiccare, donando con la loro presenza un carattere particolare a tutto l’ambiente, oppure se si preferisce che passino piuttosto inosservati e si fondano con il resto del mobilio. Senza dubbio in una zona giorno si tratta solo di elementi di dettaglio, ma se scelti accuratamente (magari prediligendo modelli di design) possono davvero fare la differenza! Diversamente, soprattutto se ci riferiamo ad ambienti arredati in modo più sobrio e tradizionale, si può decidere di abbinare all’angolo cottura (in particolar modo quando si hanno mobili in legno) sgabelli più semplici, eventualmente anche in coordinato con i mobili della cucina; questo comunque non preclude la possibilità di accostare anche ad elementi più classici sgabelli più estrosi che spicchino rispetto a tutto il resto.
Trattandosi di sedute è comunque sempre di fondamentale importanza valutarne la comodità, anche se ad onor del vero stare a lungo seduti su uno sgabello non è mai comodissimo e può risultare anche poco salutare per la schiena; però tra i tanti modelli, quelli dotati di poggiapiedi e schienale, magari anche girevoli e con la seduta regolabile in altezza, sono senza dubbio più ergonomici e confortevoli rispetto a quelli più semplici ed essenziali. Il consiglio resta comunque quello di non utilizzarli quotidianamente per consumare i pasti, ma solo occasionalmente per spuntini o merende veloci, perché la postura che si assume è davvero quella che si ha quando si sta ad un bar, situazione che per i più giovani può risultare molto divertente e piacevole anche per un aperitivo in compagnia, ma che a lungo andare senz’altro non paga!
A parte la loro funzione principale di seduta da “bancone”, utile per consumare pasti e bevande e congeniata allo stesso tempo per dividere e per unire due spazi e due funzioni differenti che però devono fondersi e coesistere, ci sono anche degli altri tipi di sgabelli, che potremmo definire d’arredo, che si prestano ad essere collocati un po’ in tutti gli ambienti, interni ma anche esterni.
Questi spesso sono creazioni di design, assolutamente originali e particolari nel look, che molte volte hanno dimensioni differenti rispetti agli esemplari più classici, con sedute più basse in modo tale da poter essere impiegate come vere e proprie sedie aggiuntive, che nel momento in cui non vengono utilizzate come tali comunque fungono un po’ da oggetti d’arte, degni di ammirazione e capaci di catalizzare l’attenzione. Ad esempio, di questo, tipo sono i coloratissimi sgabellini della collezione “La Bohème” di Kartell, che, realizzati in policarbonato trasparente oppure in massa, in due altezze diverse ed in svariate tonalità differenti, riprendono la forma delle anfore e sono simpatici da porre sia in ambienti interni, dal soggiorno alla cucina, sino alla cameretta dei ragazzi, che fuori, in terrazzo piuttosto che in giardino. Molto divertenti e curiosi sono anche gli “Headstand”, veri oggetti di design, fatti a forma di birillo rovesciato, per star seduti sui quali è bene essere persone dinamiche e spiritose, soprattutto stare sempre attenti e rimanere sempre con i piedi ben piantati a terra! Si tratti di un’ideata sviluppata da un gruppo di designer tedeschi emergenti, i Que*Design ed è senza dubbio una trovata molto affascinate, adatta in particolar modo ad arricchire ambienti giovani, freschi, colorati e frizzanti, anche per il materiale con cui sono realizzati, ovvero il policarbonato, che declinato in diverse tonalità sgargianti ha un aspetto lucido, luminoso e brillante. Esistono poi sgabelli che sono veri e propri pezzi unici, realizzati artigianalmente, spesso con materiali di “recupero” in modo da risultare anche totalmente ecocompatibili. Di questo tipo ad esempio le creazioni di Jason Podlasky, interamente realizzate con skateboard ormai “fuori uso” ed inutilizzabili per il loro scopo primario; ogni sgabello è ovviamente un pezzo originale ed irripetibile e sul sito del suo ideatore (www.deckstool.com) è possibile anche prendere contatto per inviare il proprio skate in modo da avere uno sgabello davvero personalizzato!
Sara Raggi